Io sono la chiocciola

di Claudio Rocca e Fabio Roveroni

Pochi sanno il mio vero nome,
ho scritto sul rimorchio
“sono la Chiocciola” e mi porto dietro
milioni di parole che
riempiono i sogni di bimbi che un mondo per loro
non lo hanno avuto mai.

In questa lingua di terra che chiamano Gaza
si gioca col futuro
si nasce perché si deve, si scherza col fuoco,
il fuoco del nemico
ed io che guido il mio camion non porto soltanto mattoni
ma un po’ di umanità
per chi si sente tradito.

Ad ogni sosta un racconto per due litri di gasolio
e una promessa che si avvera
e mille storie di pirati e principesse
per rubare un po’ di tregua alle guardie di frontiera.
Con la speranza di aver dato a quei bambini
quello stupore che non dà il mondo di fuori,
il mondo che ora mi taglia la strada.

Ho imparato che in certe ore
l’aria si fa diversa
precede il sibilo e ti senti il cuore
costretto in una morsa.
Un lampo e ancora una volta una vita si chiude:
la nostra quotidianità
è un castello di carte.

Così ritorno a passi lenti nella piazza ormai deserta
con l’anima in riserva
e già lo so che rivivrò questi momenti ogni volta che il silenzio
busserà alla mia finestra.
Sarebbe facile riscrivere la storia
senza quest’odio che avvelena la memoria
ma è ancora lunga e tortuosa la strada.

E mille storie di pirati e principesse
per rubare un po’ di tregua alle guardie di frontiera.
Con la speranza di aver dato a quei bambini
la chiave per guardare il mondo con stupore
e per provare a cambiarla la storia.

È l’alba di un nuovo giorno,
riprenderò il cammino
una missione mi aspetta:
io sono la Chiocciola e i bimbi di Gaza
li porto con me.